Trattore che vai, braccio che trovi (Parte I)

Con l’arrivo sul mercato dei trattori con il nuovo motore con il doppio serbatoio sono state diramate false informazioni sulla impossibilità di applicare il braccio tagliaerba a causa degli ingombri dei nuovi chassis di questi mezzi. HYMACH invece ha accolto la sfida e si è messa in moto per trovare il modo ideale per allestire questa nuova generazione di trattori per continuare a proporre il binomio trattore-braccio che ritiene tuttora più che valido e supportato da oggettive ragioni sia tecniche che economiche. L’esperienza ultratrentennale dell’azienda di Stienta nell’allestimento dei più svariati mezzi con le proprie attrezzature professionali per la manutenzione del verde ha senz’altro giocato a suo favore. L’utilizzatore che sceglie di attrezzarsi con un trattore allestito con un braccio tagliaerba dispone di una grande varietà di possibilità e la libertà di scegliere il mezzo che gli da più fiducia. Una volta ben chiare le caratteristiche che deve avere il braccio la sartoria meccanica HYMACH studia il telaio ad hoc trovando di volta in volta la soluzione adeguata per ogni mezzo. In questa occasione viene presentata la realizzazione per un CLAAS. Dalle immagini è ben evidente il telaio non invasivo costruito rispettando i punti di ancoraggio del trattore e utilizzando gli spazi consentiti. Certamente per ogni trattore deve essere dedicato uno studio personalizzato ma Hymach è abituata da sempre a trattare come unico ogni mezzo che gli viene affidato per l’allestimento con l’obbiettivo di realizzare una macchina stabile, efficiente ed idonea ad essere omologata alla circolazione stradale. Nella fattispecie il braccio della serie EXPANSE di ben 10 metri di lunghezza è costituito da due segmenti articolati e un telescopico a due sezioni costruiti in acciaio ultra-resistenziale che gli dona quelle caratteristiche di elasticità e resistenza necessarie assicurarne la lunga durata nel tempo. La struttura del braccio è ad esagono irregolare studiato meticolosamente per garantire la tenuta in asse dei diversi elementi. Ogni faccia dell’esagono è dotato di pattini di regolazione del gioco degli sfilabili per ottenere la minor flesso-torsione ed allungare la vita degli stessi. I pattini sono costruiti con un poliammide autolubrificante ad elevata resistenza meccanica che evita lo sfregamento acciaio su acciaio e sono facilmente sostituibili nelle operazioni di manutenzione ordinaria. HYMACH, grazie ai suoi sistemi di articolazione e ai terminale telescopici può arrivare a offrire bracci fino a 15 metri di lunghezza che possono lavorare dal filo ruota fino alla massima estensione senza dover ingombrare la carreggiata, fatto importante soprattutto nelle vie di comunicazione ad alto traffico. Il telaio non invasivo mantiene intatto lo chassis del trattore ed è provvisto di una traversa di stabilizzazione superiore dotata di cerniere per consentirne l’apertura in caso di necessità di interventi di manutenzione al corpo del trattore. La macchina è inoltre dotata di un supporto per l’appoggio del braccio quando riposto in posizione di trasferimento che evita che sollecitazioni dannose si ripercuotano sull’intera struttura.  La zavorra, necessaria per equilibrare il peso durante l’estensione del braccio, è applicata su supporti integrati nel telaio portante e sagomata seguendo la linea del trattore. Il gruppo serbatoio/centrale idraulica è indipendente dal resto della struttura ed è applicato posteriormente. Le funzioni della macchina sono comandante da quadro digitale posto in cabina con comandi intuitivi e programma di service assistito per facilitare le manutenzioni ordinare e mantenere così in ottimo stato di efficienza la macchina. I movimenti del braccio sono invece controllati da joystick monoleva che comanda il distributore elettroidraulico proporzionale grazie al quale i movimenti sono fluidi la cui velocità è determinata dall’operatore. La testata, in lega di alluminio, con taglio da 150 cm, è sagomata ad arco per agevolare lo scarico del materiale falciato. Il materiale con cui è realizzata determina una minor flesso-torsione, un livello di rumore da vibrazione più basso, minor peso a parità di grandezza della testata, minor usura della carcassa in quanto dotata di protezione interna. La cura posta nei più piccoli particolari, la progettazione e sviluppo sul mezzo, eseguiti in opera dimostrano che ancora oggi, con l’adeguata attenzione alle richieste specifiche degli operatori e ai problemi che si trovano ad affrontare giornalmente si può ancora offrire qualità ad un prezzo adeguato privilegiando il rapporto umano.